Fleximan: gli si affianca “dossoman” contro i dossi anti-velocità

Pubblicato il: 19 Gennaio 2024

In Veneto, una nuova figura emerge nell’urbano: il vendicatore dei rallentatori stradali. È accaduto  a Giavone di Veronella.

Questi individui, armati di strumenti vari e di una determinazione ferrea, hanno iniziato a prendere di mira i dispositivi di sicurezza stradale, spesso motivo di dibattito tra gli abitanti. Uno tra questi, noto come “Fleximan”, ha reso famosa la sua tecnica di taglio dei pali metallici dei rilevatori di velocità. Altri, invece, preferiscono un approccio più minuzioso, smontando pezzo per pezzo i dossi rallentatori, facendoli poi sparire nel nulla.

“Dossoman” ha agito con una rapidità tale da sorprendere il sindaco Loris Rossi e i cittadini locali. A Giavone, infatti, il dosso rallentatore, appena installato, è durato solamente due giorni e mezzo. Questo atto ha suscitato non solo stupore, ma anche interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto delle decisioni dell’ente pubblico.

«È un comportamento da censurare», commenta Rossi. «Ci possono essere divergenze di opinioni, ma basta chiedere un appuntamento e se ne può parlare. Non si agisce così».

Questo fenomeno non è isolato. A San Gregorio, un cittadino ha installato autovelox e semafori di cartone per rallentare il traffico vicino a una scuola materna. Questi episodi, sebbene riflettano una certa creatività, mettono in luce una tensione tra le esigenze di sicurezza stradale e la percezione di questi interventi da parte di alcuni cittadini.

Il sindaco Rossi, di fronte a questo scenario, ribadisce la necessità di dialogo e rispetto delle decisioni comunali. Pur comprendendo le divergenze di opinioni, sottolinea che azioni unilaterali come quelle di “Dossoman” e altri non sono il modo corretto di affrontare la questione. La sicurezza stradale rimane una priorità, ma deve essere perseguita nel rispetto delle regole e delle procedure stabilite.

Siete concordi anche rispetto a questa pratica?


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