Napoli vuole la Formula 1: l’idea è concreta! Ma anche fattibile?

Pubblicato il: 25 Giugno 2025
Questa possibilità è stata annunciata durante la conferenza stampa per la presentazione della 2° edizione del Napoli Racing Show.
Quando il Racing Show diventa un Piano Marshall per il Motorsport
Cari appassionati di motori e non solo, preparatevi a vivere un altro momento di “ma davvero?”. Napoli ha ufficialmente costituito un “Comitato promotore per la Formula 1“, guidato da Enzo Rivellini insieme a Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali napoletana, e Paolo Scudieri, imprenditore e sponsor Ferrari. Perché evidentemente dopo aver conquistato l’America’s Cup, la città partenopea ha deciso che era il momento di puntare più in alto. Letteralmente.
Dal Golfo alle Monoposto: la Strategia del “Perché No?”
Rivellini, con l’entusiasmo di colui che sa di avere “il lungomare più bello del mondo”, rilancia con determinazione l’idea di un Gran Premio del Mediterraneo. E onestamente, dopo aver visto cosa è riuscita a fare con la Coppa America, chi siamo noi per dubitare?
“Nessuno si aspettava che Napoli potesse avere la Coppa America”, ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi, puntare a obiettivi che sembrano impossibili e poi stupire tutti riuscendoci. E dunque, perché non provare anche con la Formula 1? Io credo che possiamo sperare, dico che un grande evento motoristico a Napoli si può fare”.
La Concorrenza: Monaco Trema
Mentre i monegaschi si godono il loro piccolo circuito cittadino con le sue curve strette e i suoi yacht miliardari, Napoli alza la posta. Perché accontentarsi di un porticciolo quando puoi avere il Golfo più bello del mondo come sfondo? E poi, diciamocelo, le corna portafortuna napoletane sono molto più rassicuranti degli orologi svizzeri di Montecarlo.
Immaginate la scena: Max Verstappen che sfreccia sul Lungomare Caracciolo con il Vesuvio sullo sfondo, mentre dalle curve A e B (le curve dello stadio Maradona) si sente un coro di “Forza Napoli!” che supera il rombo dei motori F1.
Il Precedente Storico (che Nessuno Ricorda)
Non tutti sanno che Napoli ha già avuto il suo Gran Premio, disputato tra il 1933 e il 1962 sul Circuito di Posillipo. Quindi tecnicamente non stiamo parlando di un sogno impossibile, ma di un ritorno alle origini. Certo, nel frattempo sono cambiate un o due cosette: tipo la Formula 1, i regolamenti di sicurezza, e il fatto che oggi le auto vanno a 300 km/h invece che a 80.
L’Effetto Domino del Successo
Dopo l’assegnazione della Coppa America di vela per il 2026, Napoli “scende in campo” per ottenere l’assegnazione di un Gran Premio di Formula 1. È la classica strategia del “già che ci siamo”: una volta che hai convinto il mondo che puoi organizzare una regata internazionale, convincerli che puoi gestire 20 bolidi da F1 diventa quasi un dettaglio tecnico.
Le Sfide Pratiche (o “Houston, Abbiamo un Problema”)
Ora, non vogliamo essere i soliti guastafeste, ma organizzare un GP di F1 sul lungomare napoletano presenta qualche piccola… complicazione. Primo: dove metti i box? Secondo: cosa fai con il traffico normale? Terzo: i costi degli affitti dei balconi… Tipo a Montecarlo dove gli spettatori pagano anche 30’000€.
E poi c’è la questione tecnica: il Lungomare Caracciolo è stupendo per una passeggiata romantica, ma trasformarlo in un circuito omologato FIA richiede qualche modifica. Tipo aggiungere vie di fuga, barriere di sicurezza, e soprattutto convincere i parcheggiatori abusivi a spostare le auto. Il Napoli racing show si svolgerà su un circuito di misura flessibile, l'”arena del Lungomare”: 1.190 metri per la Velocità Formula Challenge, 1.300 metri per il karting e 1.340 metri per la formula Rally.
La Strategia Marketing: “Gran Premio del Mediterraneo”
Il nome è già stato scelto: Gran Premio del Mediterraneo. Un titolo che suona meglio di “Gran Premio di Napoli” perché evoca visioni di tramonti dorati e mozzarelle di bufala, invece che di traffico e parcheggi selvaggi. Marketing geniale, bisogna ammettere.
I Costi (o “Quanto Costa Sognare?”)
Nessuno ha ancora parlato di cifre, ma organizzare un GP di F1 costa tra i 40 e i 60 milioni di euro. Fortunatamente, il comitato promotore include industriali e banchieri, quindi almeno qualcuno sa dove sono i soldi. Resta da capire se sono disposti a tirarli fuori.
Conclusioni (Realisticamente Ottimiste)
Napoli che ospita un Gran Premio di Formula 1 sul lungomare sarebbe probabilmente l’evento sportivo più spettacolare mai organizzato in Italia. Tra il Vesuvio, il Golfo e il tifo partenopeo, i piloti vivrebbero un’esperienza unica. E se poi riuscissero anche a correre senza incidenti, sarebbe davvero un miracolo.
Del resto, una città che è riuscita a convincere il mondo che può organizzare l’America’s Cup può sognare di convincere Liberty Media che Via Caracciolo è il posto giusto per la Formula 1. E chi lo sa, magari tra qualche anno sentiremo il rombo dei motori echeggiare tra i palazzi partenopei.
P.S.: Se mai dovesse succedere, ricordatevi che l’avete letto qui per primi. E se non dovesse succedere, ricordatevi che avevamo sempre avuto dei dubbi.