Coronavirus: scende il prezzo del petrolio, ma il carburante “fa finta di niente”. Esposto del Codacons

Pubblicato il: 9 Aprile 2020

Perché se il prezzo del petrolio diminuisce, quello del carburante non fa lo stesso? Questo il motivo per cui il Codacons ha presentato un esposto alla Procura.

Il petrolio è arrivato a 20 dollari al barile, anche meno. A far abbassare i prezzi del petrolio non solo la minore richiesta, ma anche le tensioni diplomatiche tra Russia e Arabia Saudita

Ma la prospettiva di un accordo al vertice Opec+ di oggi, 9 aprile fa rialzare i prezzi del petrolio. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano del 3% a 25,87 dollari e quelli sul Brent crescono dello 0,7% a 33,08 dollari al barile. Al vertice, telematico, dovrebbero partecipare anche i Paesi che non fanno parte del Cartello come Stati Uniti, Brasile, Norvegia, Canada e Messico. Ottimista Donald Trump, che registra i “progressi tra Mosca e Riad”.

Benzina, Diesel, GPL e metano sono diminuiti in media di 20 centesimi rispetto agli inizi dell’anno. Ma poi subito dopo l’ipotesi di uno sciopero dei benzinai, che accusavano il Governo di non essere tutelati, salvo poi l’intervento del premier Conte, la discesa dei prezzi si è arrestata.

Tutti stiamo subendo questa situazione e anche i benzinai hanno registrato un crollo medio delle entrate di almeno il 60%.

Comunque questa situazione ha allertato il Codacons che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari in merito a possibili speculazioni sui prezzi dei carburanti in Regione.

“Una diminuzione delle quotazioni che dura da settimane, ma che non ha avuto ripercussioni sui prezzi dei carburanti alla pompa: a fronte di un calo del greggio attorno al -60% dall’ inizio dell’ emergenza, benzina e gasolio sono calati appena del -6%. I listini della benzina presso i distributori devono calare di almeno 25 centesimi di euro, e c’ è margine per una riduzione di 15 centesimi per il gasolio.”


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