Ayrton Senna ricordato in una mostra organizzata da Alessandro Del Piero

Pubblicato il: 30 Aprile 2015
Il 1° maggio del 1994 ci lasciava Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
Dopo 21 anni il campione brasiliano vine ricordato con una mostra organizzata da Alessandro Del Piero a Torino. Fino al 31 luglio infatti, nella sala espositiva ADPLOG, si trova “Ayrton”, mostra dedicata al compianto pilota di San Paolo. Qui si può ripercorrere tutta la carriera di Senna, dalle sue prime corse sui kart ai trionfi in Formula 1 fino al drammatico incidente alla curva del Tamburello di Imola.
La mostra espone anche due monoposto guidate da Senna, la Lotus98T “John Player Special” del 1986 e la McLaren MP4/8 Honda V12 del 1993. Tra le tute da gara, i suoi caschi gialli, immagini e video che ricordano la sua passione per la velocità, per Dio e per il suo Brasile, si evince un sogno che è poi diventato realtà, quello di un bambino brasiliano che voleva essere il più veloce di tutti. Una passione sfrenata che, unita a tanta forza di volontà e ad un talento assai raro, ha portato Ayrton Senna a vincere per tre volte il titolo in Formula 1. Ma oltre al Senna pilota c’è molto di più: il suo carattere introverso e la sua figura schiva e complessa lo hanno fatto entrare nei cuori non solo di milioni di sportivi e appassionati, ma anche di persone che non conoscevano affatto la Formula 1 e il mondo dei motori. Un campione in punta di piedi con una grande fede che ci ha lasciato troppo presto, a soli 34 anni.
ADPLOG nasce da dall’idea di Alessandro Del Piero di dare vita a un luogo dove si mettono in mostra le eccellenze nel campo dello sport, della musica, della fotografia e dell’arte. Uno spazio multifunzionale di tre piani che fino al 31 luglio parlerà solo di Ayrton Senna e della sua vita.
Toccanti le foto che mostrano Senna in compagnia dei suoi amici e rivali in pista come Alain Prost, Nigel Mansell e Nelson Piquet. Volti di una Formula 1 che non esiste più, monoposto che suscitano quasi ilarità paragonate ai bolidi odierni. La Formula 1 degli anni 80 e dei primi anni 90 era di sicuro più avvincente senza tutta la tecnologia di cui oggi sono dotate le auto. Il pubblico si appassionava più ai piloti, alle loro storie, alle loro vittorie. “The Magic”, questo uno dei soprannomi di Senna, era un pilota che sembrava riscrivere, gran premio dopo gran premio, le traiettorie della pista, un uomo capace di cose mai viste, uno di quei talenti che nascono una volta ogni 100 anni. Questo era Ayrton Senna. E questa è la ragione per cui una figura del genere non sarà mai dimenticata.
Fuori dal paddock Senna era una persona umile, pronto ad aiutare il prossimo e sempre attento a seguire le vicende politiche e sociali del Brasile. Con l’Instituto Ayrton Senna infatti, voluto proprio dal pilota, si sono raggiunti risultati importanti nell’attività di recupero sociale nelle favelas del Brasile. All’interno di ADPLOG si trovano anche alcuni oggetti che si possono acquistare, i cui proventi vanno direttamente alla Fondazione, gestita dalla sorella di Ayrton, Viviane.
Una mostra che consigliamo di visitare a tutti, non solo a chi conosceva Senna come pilota di Formula 1. La sua vita infatti è stata un continuo di salite e discese, e osservarla potrebbe essere fonte di ispirazione per molti. “Ayrton Senna è un mito non solo per il mondo dei motori, ma per qualunque sportivo. Dalla sua vicenda umana e professionale, dal suo esempio, è possibile ricavare grandi insegnamenti e sono felice che questa esposizione possa contribuire a mantenere viva la sua memoria, magari soprattutto tra i più giovani” ha detto Alessandro Del Piero. “La sua è una storia di coraggio, agonismo, passione, determinazione, professionalità, voglia di vincere. Tutta la sua storia è attraversata da una straordinaria umanità” ha concluso il campione dei mondo 2006.